RECENSIONE: NON BUTTIAMOCI GIÙ di NICK HORNBY

A long way down

Titolo originale: A Long Way Down

Titolo italiano: Non Buttiamoci Giù

Autore: Nick Hornby

Edizione letta: Penguin Books, 2010

Quattro aspiranti suicidi si incontrano casualmente sul tetto del palazzo da cui avevano deciso di gettarsi e, dopo un’interessante chiacchierata, decidono di lasciar perdere. Per il momento. Riusciranno quattro persone apparentemente diversissime tra loro a sostenersi a vicenda nel difficile percorso di ritrovare una ragione per vivere?

Letto per un esame, è uno di quei libri che non avrei mai scelto se l’avessi trovato in libreria. Con un tema come il suicidio mi aspettavo un romanzo impegnativo, pesante, difficile da digerire; in una parola, un mattone. Se avessi conosciuto Hornby, non mi sarei neanche posta il problema ma, al tempo, per me era ancora un illustre sconosciuto, nonostante avesse già pubblicato diverse altre opere (per citarne alcune, About A Boy/ Un Ragazzo, High Fidelity/ Alta Fedeltà, How To Be Good/ Come Diventare Buoni). Sarebbe stato impossibile, per una sarcastica come me, non amare un libro che inizia con:

Can I explain why I wanted to jump off the top of a tower-block? Of course I can explain why I wanted to jump off the top of a tower-block. I’m not a bloody idiot.

Lo stile è leggero, ironico e accattivante, senza per questo scadere nel ridicolo. Ogni personaggio ha una sua voce specifica, un suo modo di parlare e di raccontare la propria storia; con il risultato di trovare parolacce e frasi poetiche fianco a fianco, scene comiche e momenti commoventi uno dietro l’altro, in una costante altalena di emozioni. Forse non è il punto di partenza migliore per imparare a conoscere un autore come Hornby, profondamente ironico eppure mai scontato nei suoi ritratti, ma è un romanzo che fa ridere e piangere allo stesso tempo, in grado di scaldare anche il cuore più freddo.

2 commenti

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2 risposte a “RECENSIONE: NON BUTTIAMOCI GIÙ di NICK HORNBY

  1. Leggendo la recensione, mi verrebbe voglia di leggerlo subito.
    Ma ho un trauma irrisolto con Hornby, lo ammetto ^^
    Un annetto fa, ho letto “Alta fedeltà”, uno dei suoi libri più acclamati. E nulla. Il vuoto. Di una banalità assoluta. Una cantonata simile non la prendevo da un sacco…Quindi mi sono categoricamente rifiutata di leggere altro. Questo però sembra interessante…
    Tu che sai i miei gusti in fatto di libri, me lo consigli? 🙂

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    • Mari

      Non ho letto “Alta fedeltà”, quindi non posso esprimermi, ma “Non buttiamoci giù” a me ha emozionato molto, anche se normalmente non è il mio genere. La caratteristica che ho amato di più è il fatto di utilizzare un pattern lessicale diverso per ogni personaggio, in modo da trasmettere una voce unica per ciascuno 🙂

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