RECENSIONE: ASPHODEL di GIORGIA PENZO

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Titolo: Asphodel

Autrice: Giorgia Penzo

Edizione letta: formato Kindle edito da editrice GDS, 2013

È passato un anno da quando Lise ha affrontato la corte di Erebo e, questa volta, l’avvocato di punta della Immortality Awaits si trova in guai davvero grossi. L’arrivo della Creatrice di Ryan li mette di fronte a un ultimatum: o ritrovano il rubino perso dalla vampira migliaia di anni fa, oppure la morte. Il tempo stringe, gli indizi sono tutt’altro che semplici da interpretare e i sentimenti rendono il tutto ancora più difficile… Ce la farà Lise a salvare la pelle?

Ho procrastinato questa recensione all’infinito, principalmente per due ragioni: la prima, che volevo fosse la prima per una nuova rubrica che ho in mente, ma per cui non riesco a trovare un nome appropriato. Sono giunta alla conclusione che preferisco pubblicare la recensione ora e aspettare il momento adatto per la rubrica. La seconda, perché Asphodel mi lasciato con emozioni contrastanti.

Da una parte, mi rallegro moltissimo per il miglioramento nello stile, decisamente più scorrevole rispetto a Red Carpet. Dall’altra, il modo in cui il romanzo è stato costruito, questa volta basato unicamente sulla relazione tra Elizabeth e Ryan, lasciando ben poco spazio per altri personaggi, non mi ha convinta del tutto. Tuttavia, bisogna tener presente il fatto che le storie troppo romantiche tendono ad annoiarmi piuttosto in fretta, quindi non me la sento di attribuire la responsabilità interamente all’autrice; la quale, ancora una volta, è riuscita a costruire una buona trama, scomodando personaggi storici e mitologici in un modo che, se fatto da altri, avrebbe potuto far saltare sulla sedia parecchi intellettuali. Invece, come già nel primo romanzo, il risultato è di aggiungere, spesso attraverso poche e sapienti pennellate, tridimensionalità e umanità a figure appiattite da secoli di storia e di studio.

Forse una delle ragioni per cui non mi ha entusiasmato quanto Red Carpet è il fatto di aver capito subito la profezia dell’oracolo, per cui la tensione è scesa parecchio ed è rimasta bassa fin quasi alla fine; o forse è solo perché Ryan non mi è poi così simpatico. Ad ogni modo, Asphodel rimane un buon libro, con una trama solida e dei personaggi ben definiti, che vale sicuramente la pena di leggere.

2 commenti

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2 risposte a “RECENSIONE: ASPHODEL di GIORGIA PENZO

  1. Che bello, una nuova recensione!
    Come sai, è un genere che non leggo, ma i tuoi scritti – di qualunque cosa parlino – sono sempre molto scorrevoli e accattivanti. 🙂
    Curiosità: esiste un seguito? È una trilogia? Lo leggerai?

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    • Mari

      Grazie mille, sai che ci tengo moltissimo al tuo parere! Hai ragione, era passato parecchio dall’ultima… Sto ancora cercando di conciliare gli impegni personali con la lettura, spero di riuscire a scriverne di più in futuro.
      La serie si conclude qui, purtroppo, quindi niente più avventure per Lise… A meno che l’autrice non decida di cambiare idea in futuro 😉

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